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Nello sviluppare la trama della mia narrazione, che potrebbe essere anche quella di un film, o addirittura di una serie televisiva di genere storico, scritta e descritta nella medesima guisa della “ Poetica Aristotelica, quindi frutto di un'analisi della storia libera e distinta dall'etica e dalla morale, in verosimiglianza di quella realizzata per descrivere le vicende della famiglia Borgia (Ndr. In un recente, omonimo, serial televisivo);faccio riferimento, a questo punto, anche per dare un supporto di plausibilità, al mio racconto, a quanto accennato all’inizio di queste pagine.

 

Mi corre obbligo, a questo punto, prima di procedere oltre, dare una risposta, tra questi righi, al quesito irrisolto, posto da “quel Fratello” durante il “convegno di presentazione”, di cui ho fatto cenno nella introduzione di questo nostro scritto.

 

Chi era dunque il Conte di Cagliostro …?


Non mi resta che rispondere all’interrogativo posto, secondo quella che è la nostra personale visione, attenendomi all’unico aspetto sul quale io posso avere una opinione, scevra dalle considerazioni morali o moralistiche che dir si voglia, considerando quanto, dal punto di vista massonico, questostraordinarioMaestro Passato, abbia fatto per la Massoneria del XVIII secolo e per quella attuale, ed ancora, quale e quanta potrà essere la sua influenza, sulla Massoneria medesima, nei secoli a venire.


Come tentare di dare risposta a questo interrogativo senza tenere in considerazione la possibilità di essere partigiano o fazioso … come resistere alla tentazione ed all’affabulamento di esprimere ciò di cui si ha la propria personale convinzione e di conseguenza, trasformare il tutto, in una personalistica elegia apologetica di un uomo nel quale si “crede fermamente”.

Bene, mi viene incontro, la U.G.L.E., bene si signori, proprio la ortodossa, puritana ed integralista Massoneria inglese, per la quale, solo ed esclusivamente, dei “Gentiluomini”, universalmente ritenuti tali, possono farne parte.


I riconoscimenti e le deleghe di potere che, per quanto a mia sommessa conoscenza, non hanno eguali, vengono, allora, concesse al Fr. Maestro Massone Conte di Cagliostro, hanno come conseguenza la lapalissiana “certificazione” che il Conte di Cagliostro” non poteva, per i FF. Inglesi e per la Gran Loggia d’Inghilterra, essere quelgaglioffo”, aggettivazione con la quale si è voluto, da taluni e dalla Chiesa Cattolica Apostolica Romana, ad arte e con spietata protervia ed improntitudine, connotare uno degli uomini più rappresentativi della Massoneria moderna.


Perciò, ben volentieri riportiamo, alla stessa guisa di un mero documento storico, alcune pagine, estrapolate dalla pubblicazione, nella mia MACCHERONICA traduzione dal testo inglese, su quanto rinvenuto, rivelato a pubblicato dalla Quatuor Coronati Lodge, No. 2076, nello scorso 2014.


Mi rendo conto che per i “non addetti ai lavori” il documento che segue, potrà avere la parvenza di un noioso, quanto tedioso, resoconto di accadimenti, e che, questi avvenimenti, tal quali descritti, parranno talvolta ripetitivi e senza alcun significato concreto. 


Per tutto questo chiedo venia … ma ravvisiamo la indispensabilità della disamina di questo documento così come pubblicato, di contro, per coloro che, dalle simbologie, dai riferimenti, dagli ambiti: sociali, culturali, massonici, che sono li contestualizzati, trarranno la giusta valenza e la estrema importanza, per la evoluzione del processo massonico, di quanto leggeranno appresso.


« Cagliostro, il rito di adozione ed il Certificato Massonico di Agnes Elisabeth von MedemEstensore Dr Robert Collis - Quatuor Coronati Lodge, No. 2076

 

Nel1833, Thomas Carlyle rifletteva sul fatto che "un’aureola di fama e sovrannaturale stupore avvolgeva Cagliostro". 


Poco è cambiato nel corso di 180 anni per quanto riguarda la notorietà del conte Alessandro di Cagliostro (Giuseppe Balsamo [ 1743- 95). 


Così, mentre colorate descrizioni del siciliano avventuriero, alchimista, guaritore e Massone continuano ad affascinare il pubblico dei lettori, non sono emerse prove documentali, per più di un secolo, e più ancora nessuno spiraglio di luce sulle nubi della legenda di Cagliostro.


Quando si è di fronte a una scarsità di materia prima, il venire a galla di elementi di prova, precedentemente trascurati, può essere di prezioso aiuto per lo storico, contribuendo a gettare un frammento di luce rivelatrice sulla “aureola e sulla fama"legate a famosi personaggi storici. 


Tale è il caso di Cagliostro, per quanto riguarda la recente scoperta negli Archivi Militari di Stato Russi (RGVA) di un rito Massonico di Adozione certificato, risalente al maggio 1779 e relativo alla sua residenza nel Mar Baltico, ducato di Curlandia. [… una regione storica dell'area baltica compresa nell'attuale territorio della Lettonia. … ]


In passato, con il nome di Wittemberg, costituiva una provincia dello stato dell'Ordine Teutonico della Livonia (circa 1200–1560), in seguito fu un ducato all'interno della Confederazione Polacco-Lituana (1560–1795), e una gubernija dell'Impero russo (1795–1918)].

 

Questo certificato offre un raro esempio di un documento firmato dal famigerato avventuriero quandoGran Maestro della Loggia (vedi Fig. 1 Di seguito).



Il certificato verbalizza dell'iniziazione, nel Mar Baltico, della nobildonna Agnes Elisabeth von Medem (nata a Brücken, 1718- 84), terza moglie del Massone Conte Johann Friedrich von Medem (1722- 85), in grado di Maestra della Massoneria Scozzese.




 L'importanza di questo documento è notevole, poiché si colloca come la prima prova diretta, del rapporto di Cagliostro, con la Massoneria di derivazione Inglese, durante la sua inquieta vita peripatetica.

 

 Il certificato inoltre costituisce anche una fonte inestimabile, al fine di riesaminare la figura di Cagliostro ed i suoi collegamenti europei nei confronti della Massoneria.


Di particolare importanza a questo proposito, è il fatto che il certificato fornisce la prima prova che Cagliostro ha fatto propria, con il beneplacito  dell’UGLE, la Massoneria di adozione, includendo anche le donne, in un momento in cui questo genere misto di rito era fiorente fra gli aristocratici in molti paesi europei.




Lo studio del Rito di adozione in Massoneria e la sua collocazione all'interno di una più ampia visione dei parametri della cultura consociativo-aristocratica del diciottesimo secolo, sta attualmente godendo della tendenza, in una certa misura, del recupero di un lungo ritardo.


Di conseguenza, nella configurazione delle ricerche più recenti, in questo articolo si evidenzia come il certificato Massonico negli archivi del RGVA {Rossiiskii gosudarstvennyi voennyi arkhiv - [Russian State Military Archive]}, rivela che Cagliostro, in quel momento ha inizialmente abbracciato gli elementi chiave del simbolismo antico-testamentario comunemente associati con il Rito di Adozione.

 

Preliminarmente a questo, verrà intrapreso un breve esame su Agnes Elisabeth von Medem - a cui il certificato è stato rilasciato.


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